n.426 - venerdì 6 ottobre 2000 - XXI anno rotariano

I Centri Internazionali di Studio per la Pace e
la Risoluzione dei Conflitti
 

Mediazione
Risoluzione dei conflitti e pace dove c'è guerra
Comprensione dove c'è disarmonia
Sicurezza di cibo dove c'è fame
Prevenzione e cura dove c'è malattia
Educazione dove c'è analfabetismo
Conservazione dell'ambiente dove c'è degrado
Sviluppo economico sostenibile dove c'è povertà

Un bel passo avanti...

Sembrava, qualche anno fa, che i fondamentali motivi delle tensioni internazionali fossero rimasti coperti sotto la polvere del crollo del muro di Berlino.
Quanto è diversa la sensazione che allora provammo dal disagio che in questi giorni avvertiamo davanti all'incapacità di porre rimedio allo scontro frontale tra le ragioni che animano i sentimenti di israeliani e palestinesi!
Gli sforzi per il raggiungimento di uno stato internazionale di pace, continuano ad essere vanificati da tensioni, stati di guerra, fame, povertà e malattie in tutto il mondo.
Viste le finalità che da sempre il Rotary persegue, non stupisce che non sia rimasto insensibile a questi problemi dando il via alla formazione dei Centri Internazionali di Studio che daranno agli allievi l'opportunità di mettere a fuoco gli ostacoli che impediscono cooperazione e pace.
Attraverso la collaborazione con le principali università del mondo, i Centri Internazionali di Studio del Rotary promuoveranno la conoscenza, tra le nuove generazioni e i leader dei paesi, sulle istanze di pace e sulla risoluzione dei conflitti .
Sarà così possibile mettere a punto un programma con il quale la Rotary Foundation del Rotary International e i membri dei Rotary Club potranno dare un contributo non trascurabile alla promozione della pace tra i popoli.
È dalle nuove generazioni che usciranno i nuovi leader di governo, dell'industria, degli affari, dell'educazione, dei media e delle altre professioni; attraverso l'educazione di alcuni giovani (scelti in vari paesi e tra diverse culture),il Rotary potrà attivamente svolgere la sua missione per la comprensione e la pace nel mondo offrendo loro gli strumenti di conoscenza indispensabili a garantire, nel modo, maggiori tolleranza e comprensione.
I Centri Internazionali sono nati in seguito a una proposta fatta nel corso della commemorazione del 50° anniversario della morte di Paul Harris nel 1996; dopo due anni di lavoro di un apposito comitato di esperti in studi universitari, è stato approvato un piano di collaborazione tra i Centri e varie università. Si sono mostrate disponibili quelle di Buenos Aires, la International Christian University di Tokyo, la Duke University and the University of North Carolina di Chapel Hill, la Sciences Po di Parigi; l' Università di Bradford, l'Università di California-Berkeley, l'Università di Queensland in Australia.
Sette università, dunque, in contatto con i Centri Internazionali sorti fin'ora presso alcuni Distretti pilota: quello di Parigi, un gruppo di distretti Giapponesi, un altro in India, un gruppo di Taiwan, Hong Kong e Macau, un gruppo in USA e Canada.
Gli allievi selezionati potranno frequentare alcuni corsi di base su argomenti come Teoria delle Relazioni Internazionali, Teoria e pratica della Risoluzione dei Conflitti, Introduzione alla Mediazione e alla Cooperazione Internazionali, Democrazia e Sviluppo.
Assunta la formazione propedeutica, gli allievi potranno specializzarsi in materie come Diritti Umani e Politiche Internazionali, Politica dell'Economia di Mercato, Salute Pubblica, Pianificazione Urbana e Regionale, Controllo degli Armamenti...
Il processo di selezione dei candidati alla frequentazione dei corsi, effettuata dai Club con il filtro dei distretti sopra menzionati, inizierà il prossimo novembre per aver termine il 1° ottobre del 2001.

Marco Jodice
I premi del Rotary per l'attività dei Club

Il Rotary International, al fine di incentivare le Azioni di Pubblico Interesse, ha istituito due premi che saranno assegnati ad un solo club per distretto:
- il ìPremio per realizzazioni importantiî per il quale i Club dovranno inviare la loro candidatura al Distretto entro il 1° marzo 2001;
- il ìPremio per le pubbliche relazioniî per il quale i Club dovranno inviare la loro candidatura al Distretto entro il 15 marzo 2001.
Le candidature saranno selezionate da una Commissione Distrettuale costituita dal Presidente della Commissione per líAzione di Interesse Pubblico Franco Casali e dai Presidenti delle Sottocommissioni Luigi Bruzzi, Pietro Castagnoli PDG, Giampaolo Zucchelli.
Nel Notiziario Distrettuale di Ottobre saranno fornite ulteriori indicazioni sui criteri e sulla procedura per la partecipazione a questi premi: qualcosa di interessante l'abbiamo fatta...
 

I Seminari della Rotary Foundation
Vi ricordiamo i Seminari della Rotary Foundation fissati per lí11 novembre a Imola ed il 23 novembre a Viareggio.
Non appena ci perverrà il programma ve ne daremo notizia. Ci auguriamo che líimpostazione sia accolta favorevolmente, come è accaduto per i precedenti seminari, e raggiunga lo scopo di ottenere una buona partecipazione anche del nostro Club.

Note per non dimenticare

Vi ricordiamo ancora una volta -l'ultima- l'impegno di sabato prossimo 28 ottobre.
È necessario che andiamo tutti al concerto organizzato a Santo Stefano al Ponte: non sarà soltanto un gran bel concerto, ma anche la prima delle occasioni che avremo per raccogliere fondi da destinare agli aiuti a un paese del terzo mondo che la Curia Fiorentina vorrà indicarci.
Vi ricordo il meccanismo che abbiamo innescato: la serata è sostitutiva di una conviviale e il danaro dei presenti che non spendiamo in quel modo, sarà reso disponibile a quello scopo. Più siamo, più raccogliamo.
Portate anche consorte e ospiti: graveranno meno che in conviviale (40.000 lire vostra moglie, 30.000 lire ciascuno gli ospiti) e aiutateci anche a vendere i biglietti (L.30.000): la sala, che contiene 360 posti va assolutamente riempita.
Oppure, se proprio non potete venire, giustificate la vostra assenza alla Signora Covino: sarà il segnale per considerare voi e vostra moglie &quoteconomicamente" presenti.
Colgo l'occasione anche per ringraziare ancora una volta gli sponsor che ci hanno reso possibile questa serata a costo zero:
Maboteck s.p.a., G.T.M. s.r.l., Noledil s.r.l., ITEL s.r.l., Fornace Pesci s.p.a.
Qualcuno può non sapere dove è Santo Stefano al Ponte: date un'occhiata alla cartina qui sotto.

A proposito: non è solo interessante il concerto, è anche assai bella la chiesa che è documentata fin dal 1116, anche se probabilmente fu fondata molto tempo prima. Del primitivo assetto romanico resta solo il portale in marmo bianco e verde che ormai avete familiare; la facciata prese líaspetto attuale fra il ë200 ed il ë300 con le tre monofore e da quando passò agli Agostiniani nel 1585, la chiesa fu oggetto di radicali ristrutturazioni.
Nell'interno, ricco di altari, dipinti e arredi, si scorge subito la splendida scalinata con balaustra marmorea, capolavoro del Buontalenti del 1574, (portato qui da Santa Trinita dov'era) e si intravede l'incredibile coro barocco.
La chiesa è stata più volte duramente colpita: dalla guerra, dallíalluvione e dal criminale attentato agli Uffizi del 1993, ma è tornata al suo originale splendore dopo il restauro condotto dall'arch. Laura Baldini della Soprintendenza ai Beni Ambientali Architettonici di Firenze.

M.J.