SANTA FELICITA


Santa Felicita è una chiesa importante per la storia di Firenze. Famosa nel mondo per la presenza del capolavoro del Pontormo, è visitatissima dai turisti anche per la sua posizione. Ha bisogno di continua attività per migliorarne la fruibilità e il nostro Club ha deciso di "adottarla" mettendola in un progetto poliennale. L'impegno personale di alcuni suoi soci ha già prodotto importanti risultati, ma ancora molto resta da fare. Ve ne renderemo conto in queste pagine.

Il lavoro alla sagrestia di Santa Felicita, come avete saputo e letto sul notiziario del 3 novembre 2006, ha visto impegnato il nostro Club che ha progettato, diretto e contribuito al restauro dell'ambiente e all'allestimento e all'illuminazione delle opere che sono, dopo tanti anni, tornate all'ammirazione dei tanti visitatori fiorentini e turisti.
Mentre consigliamo la visita a chi ancora la conosce, (non fosse che per lo splendido  polittico di Taddeo Gaddi) appoggiamo qui anche un file ".jpg" che dà un'idea dei capolavori che vi sono conservati.

Abbiamo anche collaborato all'illuminazione della sala capitolare che ospita gli stupendi affreschi di Niccolò di Pietro Gerini che, insieme al Gaddi, è uno dei maggiori allievi di Giotto.
Anche per questa vi appoggiamo un file .jpg per darvene un'idea (pallida: andate a visitarla).

Ma, come dicevamo, il progetto è ambizioso e ci impegnerà ancora per qualche anno. La prossima attività riguarda l'illuminazione della chiesa. L'interessamento del socio Andorlini e la disponibilità della Targetti ci ha già procurato il progetto. Occorreva, adesso, inpegnarci per contribuire alle spese in maniera significativa. A questo scopo, la sera del 16 giugno 2008, l'Orchestra dell'Università di Firenze diretta dal maestro Nicola Paszkowski ed i suoi solisti col maestro Marco Papeschi, è stata in concerto nella chiesa. La raccolta di fondi non è stata affatto disprezzabile e da questo link puoi vederne i risultati.

E' già pronto, infine, e approvato dalla Soprintendenza, il progetto di restauro di alcuni ambienti che conducono dal transetto al palco del granduca. In questo spazio da recuperare potrebbe essere possibile allestire un piccolo ma decisamente bel museo dove conservare i tanti oggetti d'arte che Santa Felicita ancora vi sta nascondendo.
Se vi interessa sapere di più su questa chiesa che abbiamo "adottato" fate un clic qui: